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Il rilascio delle targhe storiche è Legge

15.12.2023

Il Rilascio delle targhe originarie per le auto storiche è legge. L’entrata in vigore della nuova normativa è un ulteriore risultato di ACI ed ACI Storico nella tutela del patrimonio storico automobilistico italiano.
Grazie allo sforzo dell’Automobile Club d’Italia che ha collaborato in maniera determinante affiancando il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e seguendone tutto l’iter, dal 25 novembre è entrata in vigore la legge sulle targhe storiche. Il Ministero dei Trasporti ha precisato le modalità operative con il Decreto Attuativo firmato il 4 agosto scorso ("Attuazione delle disposizioni in materia di rilascio di una targa storica a veicoli di interesse storico e collezionistico", pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 225 del 26 settembre 2023) ed in un ulteriore Decreto Ministeriale della Direzione Generale della Motorizzazione (il n. 468 del 21 novembre).Grazie all’attuazione di tali norme si è reso concretamente possibile il desiderio di moltissimi collezionisti di riportare interamente allo stato originario le loro automobili restituendo alle proprie auto storiche quella autenticità che rende ogni veicolo unico nel suo genere.
Da anni, l’ACI sollecitava la possibilità di ripristinare le targhe di prima iscrizione per i veicoli storici successivamente reimmatricolati con le nuove targhe tanto che la Legge di Bilancio del 30 dicembre 2020 ne aveva previsto la possibilità.
Le targhe per autoveicoli, motocicli e macchine agricole, saranno tutte realizzate direttamente dal Poligrafico Zecca dello Stato, da quelle quadrate a quelle orizzontali con l’indicazione della Provincia in arancione.
Occorre sottolineare che, quale ulteriore risultato che per i veicoli storici già immatricolati per i quali il proprietario desidera ottenere la targa originaria, non vi è inoltre alcuna necessità di presentare il Certificato di Rilevanza Storica. Lo si evince chiaramente leggendo il testo del Decreto Attuativo che all’art. 3 (veicoli radiati) indica tra i documenti da fornire per l’espletamento della pratica il CRS; idem l’art. 5 (veicoli di origine sconosciuta); mentre l’art. 4 (veicoli d’interesse storico e collezionistico circolanti a seguito di reimmatricolazione, cioè quelli che nel tempo sono stati ritargati perdendo la targa di prima immatricolazione) non fa alcun cenno a questo documento.
Bisogna specificare però che le nuove procedure di rilascio sono state avviate in via sperimentale in alcune aree del territorio nazionale, a partire dal 27 novembre 2023 e fino al 5 gennaio 2024. In particolare le nuove procedure riguardano l’assegnazione delle "targhe storiche" agli autoveicoli, ai motoveicoli e alle macchine agricole appartenenti ai seguenti casi: radiati per esportazione; radiati per ritiro su area privata (cioè demoliti soltanto a livello documentale, ma conservati nel possesso); radiati per rottamazione (a esclusione di quelli che siano stati cancellati dagli archivi con contributo statale alla rottamazione); immatricolati in Italia ma mai dismessi dalla circolazione per i quali venga richiesta una reimmatricolazione con targa storica; privi di targa e di documenti di circolazione (purché mai radiati e reimmatricolati in precedenza). Dall’8 gennaio 2024 tutti gli Sportelli Telematici dell’Automobilista saranno abilitati su tutto il territorio nazionale allo svolgimento della pratica. La "targa storica" viene emessa soltanto a condizione che nell’Archivio Nazionale dei Veicoli o nell’Archivio del Pubblico Registro Automobilistico risulti già associata al veicolo di interesse storico e collezionistico per il quale viene richiesta l’immatricolazione. Nella fase sperimentale sono abilitati a svolgere la pratica gli Uffici della Motorizzazione Civile, le Delegazioni ACI e un selezionato numero di agenzie private di consulenza automobilistica abilitate allo Sportello Telematico dell’Automobilista.